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Logo per l’ambiente

Postato da Maria Girardel in Magazine il 4 Dic 2021

Il tema della sostenibilità è sempre più urgente, soprattutto dopo la pandemia: nonostante il molto parlare di ripresa sostenibile, tutti abbiamo visto le mascherine e i guanti abbandonati nell’ambiente in un tripudio di plastica monouso.

Spesso, infatti, ci dimentichiamo che i primi ad agire in modo sostenibile siamo proprio noi, perché siamo
individui essenziali e unici di questa società e possiamo pertanto influenzare la collettività. È nostro dovere dare il buon esempio, contribuire a lasciare il mondo pulito e a non danneggiarlo, essere pertanto fonte di ispirazione per chi ci circonda. Contribuire, nel proprio piccolo, permette di mantenere un processo circolare, senza mai fine. Questo è possibile attuando uno stile di vita che tenga conto sia delle esigenze dell’ambiente sia delle nostre.

Cosa possiamo fare concretamente nel nostro piccolo?

Prestare attenzione allo spreco energetico: spegnere la luce, i computer, i macchinari, chiudere le porte dei locali climatizzati… Piccole attenzioni che sommate tra tutti fanno la differenza!!

Cosa facciamo concretamente in LOGO per far parte di questo processo?

Nelle scorse edizioni abbiamo parlato di pannelli solari ed energia pulita e della scelta di carta certificata FSC.

Oggi invece volgiamo parlare degli scarti di carta che sono, purtroppo, inevitabili nel nostro business.

Che fine fanno?
In LOGO la carta da macero viene raccolta e differenziata in:

  • bianca non sporcata dall’inchiostro;
  • sporcata dall’inchiostro;
  • cartoni.

Dopo essere stata differenziata, viene stoccata all’esterno in ceste e contenitori appositi, in attesa di essere presa in carico dalla piattaforma consortile che si occupa di raccolta dei materiali di riciclo, nel
nostro caso VELLO snc di Vedelago.

La società rilascia un formulario dove vengono monitorati i rifiuti acquisiti, dalla carta ai computer, da-
gli inchiostri alla plastica. I rifiuti vengono monitorati e stoccati con criteri determinati e precisi. È la società VELLO che si occupa di raccogliere il materiale di riciclo e destinarlo a chi ne gestisce la riconversione.

Parlando di smaltimento dei rifiuti, a livello italiano si deve fare riferimento al CONAI, un Consorzio privato senza fini di lucro che costituisce in Italia lo strumento attraverso il quale i produttori e gli utilizzatori di imballaggi garantiscono il raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio previsti dalla legge. Periodicamente le aziende sono tenute a versare un contributo che, in larga misura, viene trasferito ai consorzi di filiera e a loro volta ai Comuni convenzionati.